Atella (Ratèddə o Ratéddə in dialetto lucano) è un comune italiano di 3 679 abitanti della provincia di Potenza in Basilicata. Sorge a 512 m s.l.m. nel cuore della Valle di Vitalba, ampia zona perlopiù pianeggiante che si estende da Lagopesole al monte Vulture nella parte settentrionale della Basilicata al confine con la parte orientale della provincia di Avellino. Confina con i comuni di: Rionero in Vulture (6 km), Filiano e Ripacandida (11 km), Ruvo del Monte (14 km), San Fele (19 km), Bella ...
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Cauzungidd’: ravioli fatti in casa ripieni di ricotta. Stras’nat e ardic’: strascinati con cime di ortiche selvatiche.
Giuseppe Caruso detto Zì Beppe (Atella 1820-Atella 1892): brigante italiano. Fu uno dei più cruenti alleati di Carmine Crocco e stando a quanto riportato dal suo generale, Caruso uccise 124 persone solo nei quattro anni di latitanza. Dopo aver combattuto al fianco di Crocco e Ninco Nanco, a causa degli attriti proprio con Crocco lo tradì rivelando strategie e rifugi dei briganti ai sabaudi e fu responsabile della rappresaglia ai briganti nel Vulture.
Lo splendore angioino:
Alcuni collocano le origini di Atella sull’antica città di Celenna che Virgilio nomina nell’Eneide. I resti di una necropoli del IV secolo a.C. con un sarcofago di epoca imperiale romana, oggi nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, provano un’origine molto antica....
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Il centro storico di Atella conserva tracce di un passato rigoglioso, come la porta di San Michele, ancora in piedi, o la Chiesa madre di Santa Maria ad Nives di stampo islamico. Da cornice ad una parte di storia ancora viva c’è la Valle di Vitalba nel cuore del Vulture Alto Bradano e i due Laghi di Monticchio che occupano il cratere del vulcano spento.
La torre è quel che resta del castello angioino distrutto dal terremoto del 1694. Il castello in origine era formato da quattro torri laterali e circondato da un fossato profondo. Al castello si accedeva attraverso due porte e solo una delle due oggi è ancora visibile, quella di San Michele. Tra il 1361 e il 1496 il castello fu spesso assediato e fu teatro di scontri sanguinosi.
La chiesa risale al XVI secolo, ha un portale in pietra con motivi islamici ed una finestra al di sopra con un rosone e due nicchie con statue di santi. La facciata è in pietra con un timpano ed una nicchia al cui interno vi è un bassorilievo di un Crocifisso. La chiesa aveva un campanile purtroppo distrutto dal terremoto del 1980 e di questo è rimasta solo la parte più bassa. Le sculture in legno all’interno sono di pregio e risalgono ai secoli tra il XIV ed il XV. Ad Altobello Persio è attribuita una statua lignea di San Pietro.
A pochi chilometri da Atella sorgono due meravigliosi specchi d’acqua all’interno del cratere del vulcano Vulture, ormai spento. Sono il lago Piccolo e il lago Grande e presentano una varietà molto ampia di flora e fauna. Nel parco circostante è stata rinvenuta la presenza del lepidottero Brahmaea europae, una falena con un’apertura alare di sette centimetri ed è l’unica della specie in Europa. La zona è rinomata per il flusso turistico che ogni anno la coinvolge ed è possibile al suo interno praticare sport all’aperto ed escursioni.
Nei pressi del Cimitero di Atella agli inizi degli anni Novanta è stato individuato il sito paleolitico dove sono stati compiuti gli scavi. Il professor Eduardo Bortazzi von Lowester dell’Univesrità di Firenze ha condotto la campagna ed è stata rinvenuta la zanna dell’Elephas antiquuus, un elefante risalente a 600.000 anni fa. Di interesse è anche la presenza di un livello stratigrafico dato da depositi lacustri di forme sub- circolari, che lasciano pensare ad impronte di elefante probabilmente impantanato in prossimità del lago che prima sorgeva nella zona.