Castelgrande è un comune italiano di 810 abitanti della provincia di Potenza, in Basilicata. Arroccato su uno spuntone di roccia, risale agli anni intorno al mille, anche se tracce di insediamenti umani in tutto il territorio sono più antichi. L'abitato sorgeva intorno ad un castello, probabilmente di origine longobarda, andato distrutto a causa di terremoti, circondato dal verde dei boschi lucani. Situato a 950 m s.l.m. è posto nella parte nord-occidentale della provincia al confine con la part...
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Tacconelle: tipica pasta casereccia consumata soprattutto la domenica delle Palme. La ricetta tradizionale prevede che sia condita con sugo a base di mollica di pane e noci.
Guglielmo Gasparini (Castelgrande 1804-Napoli 1866): grande studioso di botanica dell’Ottocento. Fu professore di botanica a Napoli e direttore dell’Orto botanico della città dal 1861 al 1866. Si occupò della sistemazione del Museo botanico e dell’ordinamento dell’Erbario. Promosse l’impego del baco da seta cinese nella produzione di stoffe nel napoletano. Pubblicò numerose opere accademiche e fu il maggior esponente in campo floristico di Basilicata. Realizzò la più importante serie di tavole di botanica oggi conservate nella Biblioteca nazionale di Napoli. In giuoventù partecipò ai moti del 1848.
Le origini latine del nome:
Il comune di Castelgrande ha spesso cambiato nome nel corso della storia. Tra i documenti più antichi è riportata la denominazione “Castrum de Grandi”s con la variante di “Castellum de Grandis” e altre volte è stato indicato come “Terra Castri Grandis”. In un a...
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Castelgrande sorge su uno sperone roccioso, incastonato in uno degli scenari più suggestivi dell’Appennino Lucano. Nel borgo convivono un’anima scientifica ed una artistica culturale in un connubio perfetto che ogni anno attira numerosi turisti. Il comune da un lato è infatti sede di uno degli Osservatori Astronomici più importanti d’Italia, dall’altro custodisce ruderi di un antico castello angioino e chiese con interessanti opere d’arte.
L’Osservatorio sorge sulle alture del Subappennino lucano dominando la Valle del Marmo. Sul finire degli anni Sessanta un gruppo di astronomi scelse questa particolare posizione come sede dell’osservatorio astronomico nazionale. Al suo interno ha sede il SINGAO (Southern Italy Neutrino and Gamma Observatory), il primo centro internazionale per esperimenti in astrofisica. Attualmente l’osservatorio vanta un telescopio altazimutale con uno specchio di 160 cm di diametro e dorato di ottica adattiva. La struttura è gestita dall’Osservatorio astronomico di Capodimonte.
Il parco è dedicato al noto botanico di Castelgrandese Guglielmo Gasparini, progettato dal professor Renato Spicciarelli e si estende su una superficie di due ettari in località Coppolo. In questo speciale luogo sono stati ricreati habitat naturali molto diversi tra loro. Se lo si osserva dall’alto l’intero parco sembra una foglia con una nervatura centrale, al cui centro si trova una “goccia di rugiada”. La goccia in questione è la Butterfly House, la casa delle farfalle, una grande cupola semisferica trasparente, al cui interno c’è una folta vegetazione che ospita farfalle provenienti da tutto il mondo.
La chiesa è stata aperta al culto nel 1631 in stile romanico e rimaneggiata nel 1870. Su una porta laterale vi è una scritta in latino che recita: “questa è la casa del Signore saldamente edificata e ben costruita sulla solida roccia nell’anno del Signore 1631”. L’interno era in tre navate e custodiva opere in legno del XVII secolo e un coro del 1700. A causa del terremoto del 1980 la parte interna è stata completamente distrutta, mentre la facciata esterna è riuscita almeno in parte a salvarsi. Dopo una lunga fase di ristrutturazione è stata riaperta al pubblico nel 2008.
Si trova a circa un chilometro dal centro abitato di Castelgrande, a valle del paese. Si accede alla chiesa tramite una strada che parte dall’antico borgo, la stessa che un tempo collegava a Muro Lucano. La chiesa è immersa in un bosco di querce in un clima di pace e serenità. La pianta è a croce greca e al suo interno si trova un altare maggiore con tre gradini in marmo dipinti di rosso e bianco, sul quale si colloca un’icona con la statua della Madonna col Bambino. La madonna è rappresentata con una corona violacea in una mano e sopra la testa due Angeli che ne reggono una seconda.