Pietragalla è un comune italiano di 3.858 abitanti della provincia di Potenza, in Basilicata, il cui centro è costruito su un breve ripiano terrazzato, a 839 m s.l.m., sul versante sinistro del torrente Cancellara. l nome del paese sembra aver avuto origine dal termine medioevale, intorno al X secolo d.C. Lo stemma di Pietragalla è un gallo su tre monti e nei monti tre torri incluse (Racioppi). I tre monti rappresentano "Terra", "Serra" e "S. Michele". Le tre torri indicano i tre principali acce...
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Migliatieddo: un involtino di frattaglie di agnello e condito con aromi così forti da conferirgli un sapore deciso, inconfondibile.
Giovanni Battista De Bonis (Pietragalla 1699-Molfetta 1772): medico italiano. Dopo gli studi umanistici decise di laurearsi in medicina a Napoli ed ottenne a Molfetta l’ufficio di primo medico della città. Famoso per aver redatto diverse opere mediche, tra cui "Hydropsia seu de potu in morbis", opera in quattro libri sulla corretta idratazione del corpo e che decise di dedicare a Carlo III di Borbone.
Pietragalla nata dal tufo:
La prima testimonianza scritta su Pietragalla risale alla fine dell’anno Mille, all’interno di “Cronaca” in cui si parla, in ebraico, dei paesi ad ovest di Roma, citando Salernum, Potenza ed il paese di Petragali. Sulle origini del nome vi sono diverse ipotesi, ...
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Pietragalla è il paese dei caratteristici Palmenti, le cantine-grotta che un tempo venivano scavate nella roccia per la conservazione del vino. Attraverso il borgo medievale, passando per la chiesa madre ed il Palazzo Ducale, si raggiungono le famose strutture ipogee.
I Palmenti sono un complesso di grotte originarie del XIX secolo e che oggi costituiscono il caratteristico borgo vinicolo. Sono costruzioni di architettura rupestre e furono ideate dai francesi della Provenza, infatti il nome deriva dal francese Balmetti, incavatura. Per la loro disposizione, per la forma e lo scenario naturale che le circonda, sembrano immerse in un ambiente fiabesco ed unico. All’interno ci sono vasche ricavate nel tufo adibite alla lavorazione e fermentazione dell’uva. In dialetto vengono denominate “rutte” e si raggiungono anche attraverso il borgo.
La chiesa Madre è stata costruita sul punto più alto del centro storico nel 1200 ed è in stile neoclassico oggi in seguito alle modifiche avvenute nel 1712 e nel 1750. Affiancata da un campanile con una cupola in stile bizantino, la chiesa è divisa in tre navate e quella centrale ospita l’altare maggiore. Di notevole pregio è anche la statua di San Teodosio, patrono di Pietragalla e custodito all’interno della chiesa.
L’antico castello, oggi Palazzo Ducale domina la parte più alta del borgo e per la grandezza delle sue dimensioni è possibile ammirarne la mole fin da lontano. Si suddivide in due parti, la prima mantiene ancora intatti i connotati del vecchio castello, nato nel 1100, la seconda parte invece riguarda l’ampliamento avvenuto tre secoli dopo ad opera di architetti napoletani. Al Palazzo si accede percorrendo gli stretti vicoli, sormontanti dagli archi che si diramano per tutto il centro storico.
Parco Urbano delle Cantine e dei Palmenti di Pietragalla
11/08/2023 - 12/08/2023
L’11 e il 12 Agosto 2023 torna a Pietragalla "CantinArte" il percorso sensoriale alla riscoperta di arte, cultura, buon cibo e tradizioni, giunto alla sua X edizione, nella splendida cornice del Parco...
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