Rapolla (Rapòddə in dialetto lucano) è un comune italiano di 4.154 abitanti della provincia di Potenza in Basilicata. Noto per la produzione vinicola (Malvasia, Aglianico e Moscato conservato nelle cavità di tufo vulcanico del Parco Urbano delle cantine), olivicola (l'olio extravergine di oliva) e turismo termale, collegato alla presenza di fonti di acque acidulo-ferruginose che sgorgano dalle tre sorgenti in contrada "Orto del Lago". È sito sul versante nord-orientale del massiccio del monte V...
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Sulle colline che circondano Rapolla vi sono i vigneti dai quali vengono prodotti l’Aglianico del Vulture Doc, il Moscato e la Malvasia.
Biagio Guarnaccio (Rapolla 1915-Melfi 1949): aviatore. Dopo il diploma di tecnico commerciale si trasferì a Pescara dove ottenne il brevetto di pilota. Si arruolò nella Regia Aereonautica diventando sottotenente; fu inviato in Africa durante la seconda guerra mondiale. Durante la guerra divenne tenente e fu spedito a combattere a Culquaber nell’Amba Alagi; per aver abbattuto due Hurricane Britannici fu decorato nel 1941 con la medaglia d’argento al valor militare. Morì nel 1949 mentre effettuava collaudi nella zona del castello di Melfi, precipitando e schiantandosi a causa di un’avaria.
La leggenda prima della storia:
Stando ad una leggenda Rapolla sarebbe stata fondata dall’eroe acheo Diomede. Si narra che dopo la sconfitta di Troia Diomede partì da Corinto per difendere la civiltà greca e che si sia recato presso i luoghi della Magna Grecia per fondare nuove piccole ci...
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Rapolla è uno dei centri del Vulture Melfese più ricco, pieno di storia, cultura ed eventi enogastronomici di rilievo. Il suo territorio offre sorgenti di acque minerali sfruttate per le cure termali in diversi periodi dell’anno. Il borgo è circondato da caratteristiche cantine ipogee conosciute come Parco Urbano delle Cantine in cui si svolge ogni anno una sagra per la degustazione dei vini tipici locali che vengono accuratamente conservati in queste grotte di tufo, come il noto Aglianico Doc del Vulture. Rapolla è una nota meta per il turismo storico, luogo in cui è stato rinvenuto il Sarcofago di Rapolla e nel cui centro è impossibile non rimanere affascinati dai palazzi nobiliari, dalla Cattedrale o dalle bellissime chiese che puntellano ogni angolo cittadino.
La Cattedrale come ci è giunta oggi è il risultato di un lavoro di rifacimento del XII secolo e di un completamento da parte dell’architetto lapicida Melchiorre da Montalbano. Sulla parete esterna sono visibili due grandi bassorilievi che rappresentano Il peccato originale e l’Annunciazione, entrambe corredati da iscrizioni latine in cui sono citati Riccardo, vescovo di Rapolla e il Maestro Sarolo da Muro Lucano, l’architetto della Cattedrale nella versione del 1209.
La chiesa di Santa Lucia fu la prima cattedrale di Rapolla e nonostante sia di origine normanna è sviluppata secondo schemi bizantini. La facciata è molto semplice ed è arricchita solo da un portale con arco a tutto sesto che incornicia una porta d’ingresso a cassettoni. L’interno è rettangolare diviso in tre navate: le laterali sono coperte da una volta a crociera, mentre la centrale con una di tipo a botte.
Uno degli esemplari meglio tenuti proveniente dalle botteghe dell’Asia minore risalente al II secolo d.C. La cassa marmorea riproduce un tempio con una serie di nicchie al cui interno sono state scolpite statue di divinità e di eroi classici, mentre sulla parte superiore vi sono rappresentati tritoni e mostri marini. Il coperchio è stato scolpito imitando la forma di un letto su cui giace la statua di una giovane defunta di nome Emilia Sauro, figliastra di Lucio Cornelio Silla che andò in sposa a Pompea ma che morì di parto subito dopo le nozze. In onore della fanciulla fu commissionato il sarcofago in Asia minore. Ritrovato nei pressi di Rapolla nel 1856, oggi il reperto è conservato nel Museo Archeologico Nazionale del Melfese.
Il sito si trova esattamente di fronte al centro storico ed è formato da cavità ipogee con una sola parete di chiusura esterna ed un piccolo cortile antistante. Le cantine fanno parte del "Parco urbano delle cantine" insieme a quelle dei comuni di Barile, Roccanova, Pietragalla, Tolve e Sant’Angelo le fratte. Le cavità sono destinate fin dai tempi antichi alla conservazione dei vini prodotti in tutta la zona del Vulture Melfese. Da diversi anni ospita anche la “sagra della castagna e dei prodotti tipici”.
Via Caduti di Guerra
07/10/2023 - 08/10/2023
Esiste un luogo magico nel Vulture, in Basilicata, dove la cultura, le tradizioni e l’anima generosa di un territorio si raccontano attraverso il cibo. È Il Parco Urbano delle Cantine di Rapolla. La ...
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