L’origine del castello risale all’anno mille circa e risulta essere uno dei più suggestivi e bene tenuti dell’intera regione tanto da essere definito da Benedetto Croce come “imponente nella pienezza delle forme” e suggestivo. Di sembianze aragonesi è ancora abbastanza intatto sia esternamente che all’interno, dove vengono tutt’ora conservati gli scritti e altre testimonianze della poetessa petrarchista morta in giovane età per mano dei fratelli. Suggestivo è il tour che viene proposto al Castello e attorno il quale si narra si aggiri ancora il fantasma della fanciulla nelle tarde ore serali.