La chiesa è stata adibita e riservata all’utilizzo del castellano che un tempo si recava in preghiera e vi accedeva utilizzando un ingresso secondario sulla sinistra dell’altare dopo aver percorso un sentiero a lui dedicato. Nei pressi di un vicolo adiacente la chiesa è ancora possibile osservare un cancello con dei pilastri in pietra e due cappelli vescovili in bassorilievo, segno che tra il 913 e il 973 il feudo appartenne all’Arcivescovo di Conza.