Voluto dal barone Pirro del Balzo e costruito tra il 1460 ed il 1470 sui resti di una cattedrale romanica. Ispirato dal Maschio Angioino di Napoli il barone comprese questo castello in un progetto di urbanizzazione e fortificazione della città venosina. Il castello è rimasto per la maggior parte intatto ed oggi è possibile ammirarne le quattro torri cilindriche ai lati della pianta quadrangolare che immergono la struttura in un profondo fossato. All’interno si trovano la biblioteca comunale e due saloni con volte dipinte da soggetti allegorici databili attorno il XVIII secolo. Nel seminterrato ha sede il Museo archeologico nazionale all’interno del quale sono presenti documenti romani ed altomedioevali riguardanti il territorio.