Tricarico è un comune italiano di 4.929 abitanti della provincia di Matera in Basilicata. Posta a 698 m s.l.m., è nota come città arabo-normanna e possiede uno dei centri storici medioevali più importanti e meglio conservati della Basilicata. È sede diocesana. Il territorio di Tricarico si estende per 17.691 ettari (176,91 km²) nella parte settentrionale della provincia al confine con la parte nord-orientale della provincia di Potenza, con un'exclave nel territorio di quest'ultima: la frazione ...
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I cavatiedd: in italiano “i cavatelli”, pasta fatta in casa in diversi formati, possono essere realizzati a tre, quattro o otto dita e vengono conditi in modi semplici e tipici, con il sugo di carne oppure con pomodoro, basilico e cacio ricotta.
Rocco Scotellaro (Tricarico 1923-Portici 1953): poeta e politico italiano. Fin da giovanissimo si dedica all’attività sindacale iscrivendosi al Comitato di liberazione Nazionale ed al Partito Socialista portando sempre nel cuore le origini lucane e ben chiara in mente la situazione di povertà di molta parte del sud. Dopo aver promosso la riforma agraria in Basilicata si dedica alla passione per la letteratura ed individua come mentore Carlo Levi. Nelle sue opere fa ostante riferimento alla società contadina da cui proveniva dedicandole molti versi, infatti proprio nella poesia fu molto prolifero. Scrisse un romanzo, “L’uva puttanella”, racconti e un’opera teatrale. A Scotellaro oggi sono dedicati i premi letterari Viareggio e San Pellegrino. Mario Trufelli (Tricarico 1929): giornalista e redattore. Responsabile della redazione RAI lucana dal 1969 al 1994, è stato conduttore del programma televisivo Check- Up e punto di riferimento dell’APT Basilicata. Ha vinto diversi premi tra i quali il Premio Letterario Carlo Levi e quello Guido Dorso.
Tricarico, città arabo-normanna:
Stando allo storico lucano Giacomo Racioppi, il toponimo di Tricarico deriva da trigarium “luogo da maneggio dei cavalli” oppure da tricalium “sorge su tre colli”. Ci sono tracce di un centro abitato già dalla preistoria, seguite da altre legate ai Greci f...
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Patria dello scrittore Rocco Scotellaro, Tricarico è nota per il suo carnevale, “l’màsh-k-r” che ogni anno attira numerosi visitatori. Il centro storico è molto interessante in quanto mantiene intatta la sua struttura araba nei quartieri della Rabata e Saracena ed un’influenza normanna in quelli di Monte, Piano e Civita.
La torre è alta 27 metri e nel 1931 fu dichiarata monumento nazionale. Le pareti superano i 5 metri di spessore ed ha una forma cilindrica e si suddivide su quattro piani. La parte più alta è coronata da caditoie ed ha continuato a svolgere la sua funzione militare fino al Seicento, mentre il resto del castello giù nel 1333 fu donato alle suore di clausura. L’imponenza della torre è così evidente che il visitatore al suo cospetto non può che sentirsi infinitamente piccolo.
Il Convento fu istituito nel 1333 all’interno del castello normanno con l’annessa cappella del Crocifisso. Questa è composta da un’unica navata ed al suo interno ha un bellissimo affresco di Pietro Antonio Ferro che ritrae l’Assunta, risalente al XVI secolo.
La cattedrale fu costruita per volere di Roberto il Guiscardo nel 1601; nella sua prima versione era molto simile alla cattedrale di Acerenza o quella di Venosa, ma con i rimaneggiamenti avvenuti nel settecento iniziò ad avere un aspetto barocco al quale lavorarono delle maestranze napoletane. Al suo interno ci sono dipinti di Pietro Antonio Ferro, di Giovanni Todisco ed Antonio Stabile.
Tra le vie del centro storico salta all’occhio un’insegna posta su un palazzo: Casa di Rocco Scotellaro. All’interno non vi è più nulla del poeta in quanto tutto il materiale da lui lasciato si trova oggi nel Convento di San Francesco.